Ovidio: ‘Sulmo mihi patria est’
La statua celebrativa del famoso poeta latino Publio Ovidio Nasone (noto semplicemente come Ovidio), nativo di Sulmona, si trova nella centralissima Piazza XX Settembre. L’opera, inaugurata nel 1925, si compone di un alto basamento su cui poggia la statua bronzea raffigurante il poeta in un atteggiamento riflessivo. Una statua dalle forme classiche che fa bella mostra di sé in questa elegante piazza nel centro storico di Sulmona. Ovidio è stato tra i principali esponenti della letteratura latina en della poesia elegiaca. La fama di Ovidio fu grande in vita quanto nelle epoche successive alla sua morte: ne riprendono i temi o ne imitano lo stile, tra gli altri, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, William Shakespeare e Gabriele D’Annunzio.
Ovidio fu poeta di corte, amato e venerato da Augusto e dal popolo romano per molto tempo, fino al giorno in cui perse improvvisamente i favori dell'Imperatore che emanò un editto con il quale gli veniva ingiunto di lasciare l'Italia per Tomi (nome antico di Costanza). I motivi sono ancora incerti (lo stesso Ovidio accenna in una elegia che forse fu per un'opera non gradita all'imperatore o per un ‘error’, ossia un episodio di cui fu imprudentemente protagonista). L' opera più importante di Ovidio è ‘Le Metamorfosi’, composta da 15 libri. E' un'opera che ha influenzato gran parte della letteratura italiana. Ovidio fu il poeta preferito dai giovani e dagli ambienti eleganti romani grazie alla sua opera giovanile fatta di racconti e poesie d'amore, gli ‘Amores’. Il libro che gli diede maggior fama fu però il chiacchierato e scandaloso, per l'epoca, ‘Ars Amatoria’, un libro erotico con il quale dispensa consigli sul corteggiamento ad uomini e donne. A Tomi compose i ‘Tristia’, opera malinconica dell'esilio dalla quale è stato tratto l'emistichio ‘Sulmo mihi patria est’, presente sullo stemma civico fin dal medioevo.
Parlare della città di Sulmona senza parlare d’Ovidio è impossibile. Tutti conoscono la sua bella statua, ma chi sa che a Costanza (Romania) è stata eretta la sua statua gemella? La città di Sulmona è gemellata da anni con la città di Costanza, che ama a tal punto il poeta da dedicargli annualmente il ‘Festival Internazionale di Arte e Cultura’ ed il nome ‘Ovidiu’ è quello più comune tra i maschi rumeni. L'oltraggio dei secoli non ha lasciato resti tangibilli di Ovidio a Sulmona, ma i luoghi tanto amati e decantati nei suoi carmi conservano ancora gli stessi nomi e l'antica suggestione: la ‘Fonte d'Amore’, cara al Dio Amores, dove egli si recava in visita all'amata Corinna, sensualissima vestale, è ancora lì, anche se non dispensa più l'afrodisiaca acqua dell'innamoramento. Il Tempio di Ercole Curino, creduto per secoli la sua dimora, è conosciuto ancora oggi come ‘La Villa di Ovidio’.